Strepitoso Flavio Menardi: storica medaglia d’argento ai Mondiali di parabob a Lillehammer

Medaglia storica per l’Italia nel budello di Lillehammer. Flavio Menardi completa l’impresa cominciata ieri mattina e, con una grande rimonta, agguanta l’argento ai Mondiali di parabob, scrivendo una pagina indelebile per la storia dello sport azzurro. Lo scorso mese, in Norvegia, la delegazione italiana aveva raccolto nove medaglie iridate tra sci alpino, sci di fondo e snowboard, questa decima perla fa sorridere tutto un movimento che spera al più presto di fare breccia ed entrare nel programma delle Paralimpiadi.

Una gara in crescendo già dalle prime due run di ieri che l’han visto prima concludere in undicesima posizione e poi risalire alla quinta grazie al miglior tempo di manche. Oggi, invece, il segreto è stato la costanza e firmare per due volte il terzo parziale (56.16 e 56.78) nelle due discese in programma gli ha permesso di recuperare tre posizioni per piazzarsi sul secondo gradino del podio in 3:46.66, staccato di 53 centesimi dal nuovo campione mondiale, lo svizzero Jonas Frei (3:46.13). Il podio è stato completato da un altro atleta rossocrociato, Christopher Stewart (a 68 centesimi dal connazionale).

«Sono molto soddisfatto del mio risultato, soprattutto pensando che dopo la prima manche di ieri ero undicesimo. Piano piano sono riuscito a risalire e, posizione dopo posizione, sono arrivato fino al secondo posto – commenta soddisfatto il giovane Menardi, classe 2000 e originario di Cortina -. Un risultato così non me lo sarei mai aspettato anche se, calcolando come è andata la settimana, direi che è meritato. Se sono qui con questa medaglia al collo, protagonista di questo Mondiale insieme ai miei compagni di squadra, devo dire grazie al Bob Club Cortina, la Fisip, la Onlus The Game Never Ends, il nostro allenatore Loris Ottaviani, Erik Di Stefano e Orlando Volpe Maruggi: insieme hanno orchestrato questa stagione e ci hanno sostenuto sempre nonostante i problemi legati al Covid. Sono carichissimo per il prossimo inverno e spero che il parabob entri presto come disciplina paralimpica in vista dei Giochi del 2026 che si terranno nella mia città».

 

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Chiude nella top ten anche il toscano Fabrizio Caselli, settimo a 1”77. Dodicesimo posto all’esordio iridato per un’ottima Giulia Ruffato (a 3”21), che ha chiuso appena davanti a Pier Alberto Buccoliero (13° a 3”22), protagonista di una giornata a due facce: male nella prima run (16°), più lesto di tutti nella seconda. Un grande risultato che rende fiero tutto il Bob Club Cortina, come traspare dall’entusiasmo del presidente Gianfranco Rezzadore, che svolge anche il ruolo di responsabile tecnico del settore azzurro.  

 

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