Al via i Mondiali di parabob a Lake Placid: l’Italia sfodera i jet Pier Alberto Buccoliero e Fabrizio Caselli

Pubblicato il 30 Mar 2019
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Giù dal budello di Lake Placid si fa sul serio. Tra sabato 30 e domenica 31 marzo la località statunitense, teatro dei Giochi Olimpici del 1932 e del 1980, ospita i Mondiali di parabob, spettacolare disciplina che presto potrebbe entrare nel programma delle Paralimpiadi invernali. L’Italia si presenta al via della rassegna iridata con due rappresentanti, coraggiosi pionieri della disciplina e vogliosi di dar battaglia: Pier Alberto Buccoliero e Fabrizio Caselli.

Si tratta della seconda partecipazione azzurra ai Mondiali dopo quella del 2018 a Lillehammer e avverrà su di una pista tecnica e veloce, una delle più difficili che ci siano. I partecipanti saranno impegnati in quattro run, due sabato e due domenica. Entrambe le giornate cominceranno alle 15 italiane (ore 10 locali) e saranno visibili in diretta streaming a questo link: https://www.teamusa.org/usa-bobsled-skeleton-federation/events/live-watch-live.

Questo il commento del responsabile tecnico azzurro, Loris Ottaviani: «Nonostante le poche discese fatte dalla cima, gli atleti si stanno comportando bene, considerando che si tratta di una pista nuova, su cui per apprendere tutto ci vorrebbe molto più tempo. Abbiamo cercato di ottimizzare il lavoro, pur cercando di tenere alta la concentrazione e dosando le forze per il weekend di gara».

Così, invece, il pugliese Buccoliero, quinto nel training ufficiale del venerdì e ottavo a partire sabato: «Il parabob è un’esperienza che si sta rivelando sempre più entusiasmante, uno sport molto dinamico e deciso, in cui si respira un clima disteso, anche se in pista si combatte a colpi di decimi di secondo.

Essendo l’ultima gara della stagione il gruppo è molto coeso, tutti i ragazzi del parabob sono molto bravi, il movimento cresce ed il livello delle competizioni aumenta a vista d’occhio. Ce la stiamo mettendo tutta per permettere che questo sport diventi paralimpico e un Mondiale su una pista così difficile e rinomata penso sia lo specchio del duro lavoro fatto».

Carico anche il toscano Caselli, che ha fatto segnare il 10° tempo nella prova e che scatterà per tredicesimo: “Qui a Lake Placid stiamo vivendo una bella esperienza, la prima fuori Europa, su di una pista che non conoscevo, quindi ho cercato di superare queste prime difficoltà. L’accoglienza è stata calorosa e ce la metteremo tutta per fare bene». I jet azzurri sono pronti a sfrecciare.

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