Sette meraviglie a Pechino 2022, l'Italia conclude in bellezza nello slalom: oro Bertagnolli-Ravelli (Vision Impaired), bronzo per il portabandiera della chiusura De Silvestro (Sitting)
L’Italia delle meraviglie. Sono sette le medaglie complessive conquistate dagli azzurri alla Paralimpiade di Pechino 2022: due ori, tre argenti e due bronzi, per superare il bottino di quattro anni fa a PyeongChang 2018 (2-2-1). Nella giornata conclusiva, sono arrivati altri due podi dalle nevi di Yanqing, dove era in programma lo slalom. Secondo oro in questi Giochi dopo quella in supercombinata per Giacomo Bertagnolli e Andrea Ravelli tra i Vision Impaired, capaci di resistere alla rimonta degli austriaci Johannes Aigner e Matteo Fleischmann, battuti per appena 28 centesimi con una seconda manche aggressiva. Si tratta della quarta medaglia per la coppia delle Fiamme Gialle, aggiungendo gli argenti in superG e gigante, l’ottava per Bertagnolli (4 ori, 3 argenti e 1 bronzo).
Splende anche il bronzo tra i Sitting di Renè De Silvestro, secondo podio per lui a Pechino dopo l’argento in gigante. Più forte di un tracciato insidiosissimo, il veneto dello Sci Club Drusciè si è regalato un’altra gioia nella giornata in cui sarà anche portabandiera della Cerimonia di chiusura allo Stadio Nido d’Uccello (diretta tv ore 13 italiane su Raidue). Terzo dopo la prima manche, de Silvestro è riuscito a resistere alle insidie di un tracciato angolatissimo e oramai rovinato dalle discese degli atleti precedenti. Nonostante un errore nella parte alta che l’ha costretto a fermarsi, ha stretto i denti ed è riuscito a strappare un bronzo di grinta. Alla fine, l’azzurro ha fatto registrare il crono di 1:38.44, terzo alle spalle del norvegese Jesper Pedersen (1:31.10) e dell’olandese Niels de Langen (1:37.18).
Questa la gioia degli azzurri, a cominciare da Bertagnolli, dopo aver cantato per la seconda volta l’Inno di Mameli: «È sempre strabello essere sul gradino più alto del podio. Oggi abbiamo realizzato un altro sogno, perché tutti sognano di vincere un oro e noi qui ce ne portiamo a casa addirittura due. Migliorare PyeongChang era duro, forse anche possibile, ma ce l’abbiamo fatta».
Gli fa eco Ravelli: «Ci vengono i brividi, è una gioia immensa. La medaglia paralimpica è di per sé bellissima, l’oro lo è ancora di più, ti senti realizzato e vuol dire che hai fatto il tuo dovere».
Così, invece, De Silvestro: «Quando sono caduto ho pensato: è una manche difficilissima, mi rialzo e ci provo lo stesso. Ho tenuto duro e sono arrivato fino in fondo. Sono contento ma non come l’argento di tre giorni fa, non ho sciato bene anche se la manche è stata difficile per tutti, con un tracciato complicato e una neve scivolosa. Sono arrivato qui con l’obiettivo di portare a casa almeno una medaglia. Speravo di poter fare bene nel Gigante e nello Slalom e così è andata. Questa la dedico a mia moglie Lucrezia, che mi ha sempre supportato».
Unici rammarici di giornata, le uscite di Federico Pelizzari e Davide Bendotti nella prima manche della categoria Standing.
Questo il bilancio finale del responsabile tecnico Davide Gros: «Sono extra soddisfatto, un sogno per i ragazzi e anche per me. Il tracciato della seconda manche veramente difficile, ma Renè è stato bravissimo a resistere, mentre mi scende una lacrima per Pelizzari e Bendotti, che potevano giocarsi qualcosa in più. Ci avrei messo una firma per vincere sei medaglie nello sci alpino, sono molto molto soddisfatto. Do un 8 pieno a questa squadra».
Con il decimo posto di qualche ora prima nella staffetta mista dello sci di fondo, che ha visto impegnati a Zhangjiakou Giuseppe Romele, Michele Biglione e Cristian Toninelli, si sono concluse le gare la XIII Paralimpiade invernale. L’Italia è undicesima nel medagliere con 2 ori, 3 argenti e 2 bronzi e ora guarda con fiducia verso i Giochi casalinghi di Milano Cortina (6-15 marzo 2026). Non perdetevi la Cerimonia di chiusura oggi alle 13.
Doppio argento in gigante alla Paralimpiade di Pechino: prima gioia per Renè De Silvestro tra i Sitting, terza per Bertagnolli-Ravelli
L’Italia cala il poker sulle nevi di Yanqing. Sono quattro le medaglie azzurre alla Paralimpiade di Pechino grazie ai due argenti davvero giganti firmati dal solito Giacomo Bertagnolli (guidato da Andrea Ravelli) e da Renè De Silvestro. Se per il primo si tratta del settimo podio ai Giochi tra PyeongChang 2018 (4) e rassegna cinese (3), per il veneto il secondo posto tra i Sitting rappresenta la prima gioia su un palcoscenico così importante dopo l’oro (supercombinata) e il bronzo (superG) di inizio 2022 ai Mondiali di Lillehammer.
Già argento in superG e oro in supercombinata, Bertagnolli e Ravelli oggi pomeriggio si metteranno al collo la terza medaglia di questa spedizione. Al comando al termine della prima manche (55.91), i due azzurri hanno terminato la seconda run in seconda posizione (1:51.02 il tempo totale), con un ritardo di 1.68 dai vincitori della gara, gli austriaci Johannes Aigner e Matteo Fleischmann (1:49.34), autori di una prestazione straordinaria. In terza posizione si sono piazzati gli slovacchi Miroslav Haraus e Maros Hudik (1:54.92).
“Sono un po' dispiaciuto, puntavo all’oro – ha dichiarato Bertagnolli a fine gara – ma non si può sempre vincere e so che gli altri sono lì, per questo bisogna mettersi a lavorare per fare sempre meglio: solo così posso pensare di riprendermi quello che oggi ho lasciato. Abbiamo disputato due belle manche ma loro sono stati più bravi: prenderemo questa gara come insegnamento per il futuro, vuol dire che qualcosa abbiamo sbagliato. È comunque una medaglia d’argento e non bisogna lamentarsi. Sono migliorato tanto ma gli altri hanno fatto come me se non di più. Con Aigner sarà una battaglia dura da qui fino a Milano Cortina. Le gare si vincono se tiri fino in fondo: ora testa allo Slalom, dove vogliamo fare bene”.
La seconda medaglia di giornata per l'Italia l’ha conquistata tra i Sitting uno straordinario Renè De Silvestro, secondo alle spalle del danese Jesper Pedersen: 1:57.50 il tempo del veneto, +3.30 di ritardo dallo scandinavo. Medaglia di bronzo per il cinese Zilu Liang (2:00.92).
“È un'emozione indescrivibile - confessa De Silvestro - questa medaglia significa molto per me, vuol dire che sono migliorato tanto rispetto a PyeongChang. Dopo la prima manche ero piuttosto deluso, ho cercato di riscattarmi nella seconda e ho spinto al massimo. Sapevo che sarebbe stato molto difficile recuperare sui primi due quindi non ho rischiato tutto. Mi è dispiaciuto per Jeroen Kampschreur, lo ammiro molto e non meritava di cadere. È un risultato che ripaga di tanti sacrifici: finalmente sono riuscito a regalare qualcosa a chi mi guarda, alla mia famiglia, al mio allenatore a casa, ai miei amici”.
La Paralimpiade del fuoriclasse dello Sci Club Drusciè non è finita: "Ora c'è lo Slalom, dove sono migliorato tanto e posso dire la mia. Metterò tutto me stesso per portare a casa un'altra medaglia".
Nello Slalom Gigante di categoria Standing, Federico Pelizzari si è fermato ai piedi del podio, terminando al quarto posto con il crono complessivo di 1:56.36. Ventunesimo posto per l’altro azzurro in gara, Davide Bendotti (2:07.50).La gara è stata vinta dal finlandese Santeri Kiiveri (1:55.40). davanti allo statunitense Thomas Charles Walsh (1:55.44) e al francese Arthur Bauchet (1:55.89).
Queste le parole di Pelizzari, deluso dopo il secondo piazzamento consecutivo appena ai piedi del podio come in supercombinata: “Sono amareggiato, quest'anno ho fatto due quarti posti sempre in Gigante ma è tutta la stagione che sto tra i top five e sicuramente le basi per ripartire ci sono, mi manca quel piccolo passetto in più per non fare errori. Oggi, ho commesso un errore nella parte iniziale della prima manche che alla fine ho pagato. Ho preso molti rischi ma io scio sempre al massimo e quando si rischia è difficile fare la manche perfetta. L’unico modo per ricaricarmi, ora, è riuscire a portare a casa la medaglia in Slalom. Sono uno che vuole sempre vincere. Oggi ho sciato bene, non sono totalmente insoddisfatto ma arrivare quarto non è proprio il massimo”.
Così, invece, Bendotti: “Mi sono trovato meglio con questa neve, mi sono divertito di più rispetto alla run, peccato, con due manche così magari potevo entrare tra i primi quindici. Ora ho due giorni per preparare lo slalom, dove darò il massimo e poi vediamo cosa viene. È una Paralimpiade dura: già essere qui è un traguardo, se poi arriva qualcosa di più tanto meglio”.
Domani nella notte italiana (ore 1,30 la prima manche e 5,45 la seconda in diretta tv su Raidue) è in programma il gigante femminile. Sarà l’esordio assoluto per Chiara Mazzel, guidata da Fabrizio Casal (4 medaglie a PyeongChang 2018 con Giacomo Bertagnolli), mentre tornerà in pista in cerca di riscatto Martina Vozza, che seguirà le linee disegnatele da Ylenia Sabidussi.
L'Italia la combina grossa a Lillehammer: Renè De Silvestro campione del mondo tra i Sitting, Federico Pelizzari bronzo tra gli Standing
Si è tinta di azzurro la quinta giornata di gare dei Mondiali Paralimpici degli sport della neve di Lillehammer, grazie all'oro di Renè De Silvestro e al bronzo di Federico Pelizzari nella Combinata di sci alpino (SuperG e Slalom), rispettivamente di categoria sitting e standing.
Dopo il bronzo nel Super G, Renè De Silvestro, dello Sci Club Druscè, ha conquistato la medaglia del metallo più pregiato, dominando la propria gara con il tempo totale di 1:53.65. Alle sue spalle si è piazzato il danese Jesper Pedersen, che ha fermato il crono sul 1:53.83. Più staccato l'olandese Niels De Langen, terzo con 1:56.18.
Queste le parole di De Silvestro: "E' stata una bella gara, in cui sono riuscito a dare il massimo. Sono molto contento per questo oro inaspettato e per aver battuto Pedersen sulle sue nevi".
Il medagliere azzurro si è quindi arricchito del bronzo di Federico Pelizzari nella categoria standing. Lo sciatore della ASD Polisportiva Disabili Valcamonica, al suo esordio mondiale, è sceso in 1:54.17, posizionandosi alle spalle del vincitore della gara, il francese Arthur Bauchet (1:49.22), e del russo Aleksei Bugaev (1:50.06). Diciottesimo posto per l'altro azzurro in gara, Davide Bendotti (2:02.32).
"E' stata un'ottima gara, combattuta. In entrambe le specialità avrei potuto spingere di più ma sono comunque contentissimo di questo terzo posto: è andata alla grande", è stato il commento di Pelizzari.
Tanta la soddisfazione nel racconto del Responsabile Tecnico della Nazionale Davide Gros: "Siamo molto contenti per queste due medaglie. Anche Bendotti, nonostante sia finito più distante, ha sciato molto bene nello slalom. Federico ha tenuto un pò, ritengo abbia sciato al 75% delle sue possibilità perchè aveva paura di cadere o di inforcare, ma ci sta come ragionamento. Ha rischiato di farsi passare dall'americano Walsh ma alla fine l'ha salvata. Sono convinto possa fare ancora meglio ma è giusto andare per step e capire qual è il suo limite". Per quanto riguarda la gara di De Silvestro, Gros ha spiegato: "Bravo Renè, anche se sono convinto possa dare qualcosa in più in slalom. Nella seconda run ha sfruttato al meglio l'assenza dello statunitense Kurka, che non fa slalom, ed è stato bravo a passare Pedersen e a guadagnare una posizione rispetto alla prima manche. Sono contento, anche perché la pista era difficile, soprattutto in SuperG, ghiacciatissima e molto dura. Lo slalom, al contrario, è stato molto semplice".
“Grande giornata oggi per lo sport italiano ai Mondiali paralimpici di Lillehammer. Nella Combinata Renè De Silvestro conquista uno straordinario oro, il primo in carriera. Splendido bronzo, invece, per Federico Pelizzari all'esordio in questa competizione. Due grandi prestazioni che ci riempiono di gioia e ci offrono nuove prospettive, anche in vista di Pechino22. Complimenti a questi fantastici atleti e alla Federazione Italiana Sport Invernali Paralimpici per un Mondiale che ci sta regalando tante soddisfazioni”. E’ quanto dichiara Luca Pancalli, Presidente del Comitato Italiano Paralimpico.
Con quelle di oggi, l'Italia sale a quota 5 medaglie (1 oro, 2 argenti, 2 bronzi).
Prima gemma iridata per Renè De Silvestro: è bronzo in superG, terza medaglia in tre giorni per l'Italia a Lillehammer
L’Italia cala il tris di medaglie ai Mondiali paralimpici della neve di Lillehammer. Dopo gli argenti nel fondo con Giuseppe Romele e nello snowboard con Jacopo Luchini, la squadra azzurra è andata a segno anche nello sci alpino, grazie alla splendida picchiata in superG di Renè De Silvestro, che ha conquistato il bronzo, sua prima gemma iridata in carriera.
Tre anni fa, a Kranjska Gora, il venticinquenne cadorino dello Sci Club Drusciè ci era andato vicinissimo, piazzandosi quarto in gigante: oggi, sulle nevi norvegesi, ha sfoderato grinta e personalità, senza mai rischiare di perdere il controllo come accaduto, invece, a diversi contendenti nella categoria Sitting e si è messo al collo una medaglia che ha fatto esplodere di gioia il clan azzurro.
De Silvestro ha chiuso la sua prova in 1’08”52, staccato di 4”14 da Jeroen Kampschreur (1’04”38. Argento al norvegese Jesper Pedersen (primo nella discesa libera d'apertura), che ha concluso a 3”22 dal vincitore olandese. L’azzurro ha lasciato giù dal podio un asso dello sci paralimpico internazionale come Andrew Kurka (quarto a 5”32 da Kampschreur).
Ecco le prime parole di René De Silvestro col bronzo al collo: «Sono contento perché un terzo posto ai Mondiali vale tanto ed è anche la mia prima medaglia iridata. Quando ho visto il tempo di Kampschreur, ho capito che avrei dovuto rischiare di più per andare meglio, ma la pista era ghiacciata e non volevo uscire per nessuna ragione. Sono fiducioso per le prossime gare».
Tra gli Standing, diciottesimo posto per Davide Bendotti (1’13”96), alla prima fatica del suo terzo Mondiale in carriera. Uscita di pista, invece, per Federico Pelizzari, che non è riuscito a ripetere quanto di buono fatto ieri all’esordio assoluto iridato, quando aveva terminato ottavo in discesa libera.
Questo il commento del responsabile tecnico dello sci alpino, Davide Gros, che rilancia per le prossime gare: «È stato un superG complesso, molto molto duro e davvero più simile a una discesa. C’erano parecchi cambi di pendenza ed era difficile da approcciare rispetto ai terreni su cui ci confrontiamo solitamente. Sono soddisfatto per Renè, anche se so che il suo potenziale è molto più alto. Doveva fare questo piazzamento, cercando di inserirsi tra i migliori, forse se questa gara avesse assomigliato più a un gigante, avrebbe potuto di più dire la sua, senza paura di uscire. Ora che una medaglia ce l’ha già al collo, nei prossimi giorni scenderà senza riserve per fare ancora meglio. Federico è stato bravo, finché non ha fatto il 360° e ha perso il controllo dello sci interno. Per fortuna non è caduto perché quella zona era molto veloce. Davide ha fatto il suo, nonostante non sia un supergigantista, forse poteva fare qualcosina meno come tempo perché da lui pretendo sempre di più. Bravi ragazzi, ma si può sempre fare meglio».
Domani nessun azzurro in gara, mentre lunedì il trio dello sci alpino tornerà in gara nella supercombinata, andando a caccia di altre soddisfazioni sulle nevi norvegesi. Martedì, invece, spazio allo sci nordico con il ritorno in pista di Giuseppe Romele e Cristian Toninelli nella long distance.
Questa sera (attorno alle ore 00.30, dopo 90° minuto) su Raisport è possibile vedere la sintesi di giornata a cura di Lorenzo Roata.
Grand'Italia nel gigante di St. Moritz: vittoria per Renè De Silvestro, terzo posto per Martina Vozza e Ylenia Sabidussi
Le nevi di St. Moritz si tingono subito d’azzurro. Grande partenza per la Nazionale azzurra di sci alpino paralimpico che nel gigante d’apertura della tappa svizzera di Coppa del Mondo ha subito collezionato due podi grazie alla vittoria di René De Silvestro tra i Sitting e al terzo posto di Martina Vozza, guidata da Ylenia Sabidussi, tra le Visually Impaired.
Primo successo stagionale per il fuoriclasse dello Sci Club Drusciè, che si è così riscattato dopo i due quarti posti nei superG in Tirolo che gli avevano lasciato un po’ di amaro in bocca. De Silvestro ha trionfato col tempo di 1’33”87, 1”06 più veloce dell'olandese Jeroen Kampschreur (1’33”87). Terzo gradino del podio per il norvegese Jesper Pedersen (1’34”12).
Ottima anche la gara della coppia friulana Vozza-Sabidussi, al terzo podio stagionale grazie a un tempo complessivo di 1’49”06. La vittoria è andata alla slovacca Henrieta Farkasova (1’41”75), secondo posto per l'austriaca Elina Stary (1’48”56). Settima l'altra azzurra in gara tra le Visually Impaired, Chiara Mazzel, con la sua guida Fabrizio Casal (1’54”50).
Per quanto riguarda gli altri italiani in gara, tra gli Standing, quinto posto per Federico Pelizzari con 1’37”65, ventiseiesimo per David Unterhofer (1’48”49), mentre è uscito nella seconda manche Davide Bendotti. Primo posto per lo svizzero Theo Gmuer (1’33”48), secondo per il francese Arthur Bauchet (1’34”69), terzo per il russo Aleksei Bugaev (1’35”28).
Nella Visually impaired maschile, fuori nella seconda manche Giacomo Bertagnolli e la sua guida Andrea Ravelli. Domani è in programma un altro gigante.
La Nazionale azzurra di sci alpino al lavoro a San Vito di Cadore festeggia il Fiocco d'oro del fondista Romele
È un’estate intensa per gli atleti della Fisip. La Paralimpiade di Pechino (4-13 marzo 2022) non è più così lontana e in questi gfiorni, la Nazionale di sci alpino è in ritiro a San Vito di Cadore, ospite dell’Asd Energym Cortina. Agli ordini del preparatore atletico Manuele Lambiase, Renè De Silvestro (padrone di casa viste le sue origini) e compagni stanno lavorando per potenziare la muscolatura, sia con esercizi a corpo libero sia sfruttando gli innumerevoli macchinari presenti all'interno della struttura, che ha sempre dato una particolare attenzione agli atleti e alle persone con disabilità.
Visita obbligata anche per la presidente della Fisip e vicepresidente del Cip Tiziana Nasi, che ieri sera ha poi presenziato, insieme ai ragazzi dello sci alpino, alla premiazione del fondista Beppe Romele quale miglior atleta paralimpico dello scorso inverno grazie ai podi a ripetizione ottenuti in Coppa del Mondo. Il Fiocco d’oro ricevuto dalla redazione del quotidiano nazionale La Gazzetta dello Sport sarà una spinta in più per il lombardo in vista della prima avventura paralimpica sulla neve della sua carriera.
Renè De Silvestro trionfa in Coppa Europa: chiude in testa la classifica tra i Sitting
Un inverno strano, ma ricco di soddisfazioni per Renè De Silvestro. Oltre a mettersi in luce in Coppa del Mondo con un successo in superG (il primo nella disciplina) e due podi, il ventiquattrenne portacolori dello Sci Club Drusciè ha primeggiato nella graduatoria della Coppa Europa, grazie ai cinque successi collezionati lungo l'arco alpino. Gli ultimi due dei quali sono arrivati in gigante e slalom a Malbun, in Liechtenstein, la settimana scorsa.
“È stata una stagione che mi ha dato una bella dose di fiducia per l'anno venturo. L'aspetto più importante che ho capito per l'inverno olimpico è che posso essere un avversario temibile anche per Jeroen Kampschreur e Jesper Pedersen - ha dichiarato l'asso veneto -. Sono felice di questo traguardo, ma se devo dire la verità sono quasi più felice, vista la portata degli avversari, del terzo posto assoluto in Coppa del Mondo. Adesso però guardo già verso la prossima stagione che sarà importantissima”.
La Paralimpiade di Pechino è già nel mirino.
Doppia vittoria azzurra in superG a Saalbach: De Silvestro sfreccia tra i Sitting, Bertagnolli-Ravelli fanno bis tra i Visually Impaired
Il bilancio di Davide Gros dopo Veysonnaz: “Trasferta positiva, ma possiamo migliorare ancora”
Sì è conclusa ieri la prima trasferta della squadra azzurra di sci alpino a Veysonnaz. Quattro vittorie (due giganti e due slalom) in Coppa del Mondo e una nel gigante di Coppa Europa per Giacomo Bertagnolli (guidato da Andrea Ravelli) tra i Visually Impaired, un terzo posto in Coppa del Mondo e una vittoria in Coppa Europa, entrambe in gigante, per Renè De Silvestro.
Sulle nevi svizzere hanno dato battaglia anche Martina Vozza (guidata da Ylenia Sabidussi) tra le Visually Impaired, Davide Bendotti e David Unterhofer tra gli Standing.
Ecco l’analisi del responsabile tecnico Davide Gros:
«La forma della squadra è nella media, per cui sono abbastanza soddisfatto. Bertagnolli-Ravelli si stanno allenando bene su pista e, oltre a gigante e slalom, credo possano togliersi delle belle soddisfazioni anche in superG. Certo, bisogna considerare che in Svizzera mancavano tre avversari molto temibili, dunque, bisognerà essere ancora più agguerriti nelle prossime gare. I risultati sono sicuramente ottimi, ma per i Mondiali e la Paralimpiade ci saranno altri rivali che possono dare fastidio. De Silvestro ha fatto dei bei piazzamenti e sono contento di come sta sciando, anche se non ha ancora trovato la continuità, che sarà l’obiettivo dei prossimi appuntamenti.
Comunque sono contento perché la squadra era quasi al completo, mancava soltanto Chiara Mazzel con la sua guida Fabrizio Casal a causa del piccolo infortunio al ginocchio patito in allenamento a Prato Nevoso. Peccato, perché sarebbe stato bello vederli all’opera in questa trasferta, in cui sarebbe potuto succedere di tutto. Per fortuna, lo stop non è di grave entità, per cui tra qualche settimana li aspettiamo. Brave Martina e Ylenia come new entry in Coppa del Mondo, sono entrambe molto giovani per cui c’è ancora tanto da lavorare sulla loro intesa, ma hanno mostrato cose interessanti e fanno sperare in un bel futuro
Davide Bendotti sta bene atleticamente, ma deve migliorare sotto l’aspetto tecnico e superare un piccolo blocco psicologico perché ha le capacità per aspirare a piazzamenti nei primi dieci o nei primi cinque. Poi c’era David Unterhofer, un outsider che si è aggiunto a proprie spese alla nostra squadra, che si è difeso bene e sta migliorando. Per fortuna, tra gennaio e febbraio abbiamo abbastanza gare per fare delle valutazioni e decidere poi chi portare ai Mondiali e alla Paralimpiade del prossimo inverno».
Il prossimo appuntamento sarà dal 31 gennaio con le prove veloci di Coppa Europa a Saalbach, in Austria.
Bertagnolli-Ravelli, vittoria bis in Cdm a Veysonnaz. Terzo De Silvestro tra i Sitting
Terza giornata a Veysonnaz, terzo gigante vinto per Giacomo Bertagnolli. Seguendo le traiettorie impostate dalla sua guida Andrea Ravelli, il trentino che martedì ha festeggiato 21 anni è stato ancora una volta il più lesto in entrambe le manches (52”03 e 52”99), ottenendo il secondo successo in altrettante gare di Coppa del Mondo (a cui si aggiunge quello di due giorni fa in Coppa Europa): 1’45”02 il tempo vincente. Secondo posto per lo slovacco Jakub Krako (a 3”42), terza piazza per il francese Hyacinthe Deleplace (a 5”23).
In casa Italia si festeggia anche il podio tra i Sitting di Renè De Silvestro. Il ventiquattrenne dello Sci Club Drusciè ha chiuso terzo (1’46”33) nella gara vinta dall’olandese Jeroen Kapschreur (1’43”42).
Tra gli Standing, diciottesimo posto di Davide Bendotti (1’54”20) e ventitreesimo di David Unterhofer (1’57”70). Quinta piazza in campo femminile tra le Visually Impaired, invece, per Martina Vozza (2’04”79) e la sua guida Ylenia Sabidussi.