Doppio argento in gigante alla Paralimpiade di Pechino: prima gioia per Renè De Silvestro tra i Sitting, terza per Bertagnolli-Ravelli

Credit photo: Mauro Ujetto/Cip

Renè De Silvestro sfreccia verso il secondo posto tra i Sitting

L’Italia cala il poker sulle nevi di Yanqing. Sono quattro le medaglie azzurre alla Paralimpiade di Pechino grazie ai due argenti davvero giganti firmati dal solito Giacomo Bertagnolli (guidato da Andrea Ravelli) e da Renè De Silvestro. Se per il primo si tratta del settimo podio ai Giochi tra PyeongChang 2018 (4) e rassegna cinese (3), per il veneto il secondo posto tra i Sitting rappresenta la prima gioia su un palcoscenico così importante dopo l’oro (supercombinata) e il bronzo (superG) di inizio 2022 ai Mondiali di Lillehammer.

Già argento in superG e oro in supercombinata, Bertagnolli e Ravelli oggi pomeriggio si metteranno al collo la terza medaglia di questa spedizione. Al comando al termine della prima manche (55.91), i due azzurri hanno terminato la seconda run in seconda posizione (1:51.02 il tempo totale), con un ritardo di 1.68 dai vincitori della gara, gli austriaci Johannes Aigner e Matteo Fleischmann (1:49.34), autori di una prestazione straordinaria. In terza posizione si sono piazzati gli slovacchi Miroslav Haraus e Maros Hudik (1:54.92).

“Sono un po’ dispiaciuto, puntavo all’oro – ha dichiarato Bertagnolli a fine gara – ma non si può sempre vincere e so che gli altri sono lì, per questo bisogna mettersi a lavorare per fare sempre meglio: solo così posso pensare di riprendermi quello che oggi ho lasciato. Abbiamo disputato due belle manche ma loro sono stati più bravi: prenderemo questa gara come insegnamento per il futuro, vuol dire che qualcosa abbiamo sbagliato. È comunque una medaglia d’argento e non bisogna lamentarsi. Sono migliorato tanto ma gli altri hanno fatto come me se non di più. Con Aigner sarà una battaglia dura da qui fino a Milano Cortina. Le gare si vincono se tiri fino in fondo: ora testa allo Slalom, dove vogliamo fare bene”.

La seconda medaglia di giornata per l’Italia l’ha conquistata tra i Sitting uno straordinario Renè De Silvestro, secondo alle spalle del danese Jesper Pedersen: 1:57.50 il tempo del veneto, +3.30 di ritardo dallo scandinavo. Medaglia di bronzo per il cinese Zilu Liang (2:00.92).

“È un’emozione indescrivibile – confessa De Silvestro – questa medaglia significa molto per me, vuol dire che sono migliorato tanto rispetto a PyeongChang. Dopo la prima manche ero piuttosto deluso, ho cercato di riscattarmi nella seconda e ho spinto al massimo. Sapevo che sarebbe stato molto difficile recuperare sui primi due quindi non ho rischiato tutto. Mi è dispiaciuto per Jeroen Kampschreur, lo ammiro molto e non meritava di cadere. È un risultato che ripaga di tanti sacrifici: finalmente sono riuscito a regalare qualcosa a chi mi guarda, alla mia famiglia, al mio allenatore a casa, ai miei amici”.

La Paralimpiade del fuoriclasse dello Sci Club Drusciè non è finita: “Ora c’è lo Slalom, dove sono migliorato tanto e posso dire la mia. Metterò tutto me stesso per portare a casa un’altra medaglia”. 

Nello Slalom Gigante di categoria Standing, Federico Pelizzari si è fermato ai piedi del podio, terminando al quarto posto con il crono complessivo di 1:56.36. Ventunesimo posto per l’altro azzurro in gara, Davide Bendotti (2:07.50).La gara è stata vinta dal finlandese Santeri Kiiveri (1:55.40). davanti allo statunitense Thomas Charles Walsh (1:55.44) e al francese Arthur Bauchet (1:55.89).

Queste le parole di Pelizzari, deluso dopo il secondo piazzamento consecutivo appena ai piedi del podio come in supercombinata: “Sono amareggiato, quest’anno ho fatto due quarti posti sempre in Gigante ma è tutta la stagione che sto tra i top five e sicuramente le basi per ripartire ci sono, mi manca quel piccolo passetto in più per non fare errori. Oggi, ho commesso un errore nella parte iniziale della prima manche che alla fine ho pagato. Ho preso molti rischi ma io scio sempre al massimo e quando si rischia è difficile fare la manche perfetta. L’unico modo per ricaricarmi, ora, è riuscire a portare a casa la medaglia in Slalom. Sono uno che vuole sempre vincere. Oggi ho sciato bene, non sono totalmente insoddisfatto ma arrivare quarto non è proprio il massimo”.

Così, invece, Bendotti: “Mi sono trovato meglio con questa neve, mi sono divertito di più rispetto alla run, peccato, con due manche così magari potevo entrare tra i primi quindici. Ora ho due giorni per preparare lo slalom, dove darò il massimo e poi vediamo cosa viene. È una Paralimpiade dura: già essere qui è un traguardo, se poi arriva qualcosa di più tanto meglio”.

Domani nella notte italiana (ore 1,30 la prima manche e 5,45 la seconda in diretta tv su Raidue) è in programma il gigante femminile. Sarà l’esordio assoluto per Chiara Mazzel, guidata da Fabrizio Casal (4 medaglie a PyeongChang 2018 con Giacomo Bertagnolli), mentre tornerà in pista in cerca di riscatto Martina Vozza, che seguirà le linee disegnatele da Ylenia Sabidussi.

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