Lo sci alpino è tornato sulla neve a Les Deux Alpes, il nordico in quota a faticare sul Fauniera
Impazza l’estate, ma i nostri ragazzi hanno già in testa l’inverno. Che ci volete fare, per loro la neve è proprio un’ossessione. Dopo le visite mediche al J Medical, è cominciato il lavoro per le Nazionali azzurre di sci alpino, sci nordico e snowboard.
Gli azzurri al J Medical con il presidente Tiziana Nasi
La truppa di Davide Gros, ovvero quella dello sci alpino, è stata la più fortunata perché, dopo mesi di allenamenti domestici, ha subito ritrovato il manto bianco, grazie alle piste del ghiacciaio di Les Deux Alpes. Giornate importanti per la coppia delle Fiamme Gialle composta da Giacomo Bertagnolli e Andrea Ravelli, vincitori della Coppa del Mondo tra i Visually Impaired, così come per René De Silvestro (Sci Club Drusciè), che a gennaio ha festeggiato la prima vittoria nel circuito di Coppa tra i Sitting e Davide Bendotti (Polisportiva Disabili Valcamonica), che sta scalando il ranking internazionale in slalom tra gli Standing. A coadiuvare Gros sulle nevi francesi c’era il preparatore atletico Manuele Lambiase.
Niente neve, ma tanta fatica nel cuneese per i ragazzi dello sci nordico. Cristian Toninelli (Polisportiva Disabili Valcamonica) con gli skiroll e Giuseppe Romele (Polisportiva Disabili Valcamonica) con l’handbike hanno scalato la mitica salita del Colle Fauniera, una vera e propria cattedrale a cielo aperto per gli appassionati di ciclismo. Partenza da Pradleves e arrivo in cima, con tanto di foto con il monumento del compianto Marco Pantani dopo aver faticato per arrampicarsi per 22 km, affrontando oltre 1600 metri di dislivello.
La squadra azzurra di sci nordico posa accanto al monumento in memoria di Marco Pantani sul Colle Fauniera
Continua il lavoro a secco per le formazioni azzurre di snowboard e bob, nell’attesa di seguire l’esempio dello sci alpino e ritrovare gli elementi preferiti: piste innevate e budelli di ghiaccio.